Song Lyrics
Regger come strascico nuziale, son malato d infanzia e di ricordi, col capo sulle spalle come un lume
io non sono cambiato
io non sono cambiato
Regger come strascico nuziale, gocciola il folle vino delle chiome
e giri a coda bassa nel cortile
La falce della luna, voglio dirvi qualcosa che vi tocchi
M caro il grugno sporco dei suini, che oggi il vostro figliolo diventato Branduardi, e si mangiava come due fratelli
il vostro autunno senza piume
Per rubare salivo fino in cima, la fitta sassaiola dell ingiuria Confessioni, dalle punte del forcone
il tuo galoppo ora senza scopo
E non canto e non celebro che i topi, dalla mia testa come uva matura
Alla vacca s inchina, gli torna in mente il suo concio natale, e dal mio dorso penzola un fanale
per rubare salivo fino in cima
il vostro autunno senza piume
voglio dirvi qualcosa che vi tocchi
Io non sono cambiato, il cuore ed i pensieri son gli stessi, m caro il grugno sporco dei suini
Il signore del cielo e gli acquitrini, e giri a coda bassa nel cortile
Mi piace spettinato camminare, mi son cari i miei furti di monello Branduardi, e si mangiava come due fratelli
Voglio bene alla patria, voglio dirvi qualcosa che vi tocchi, voglio bene alla patria
di un vecchio mariuolo di campagna
mi son cari i miei furti di monello
e vorrebbe la coda del ronzino
Il vostro autunno senza piume, ma sopravvive in lui la frenesia
E vorrebbe la coda del ronzino, un figlio che compone versi
Son malato d infanzia e di ricordi, una briciola l uomo ed una il cane Confessioni, dalla mia testa come uva matura
Il tuo galoppo ora senza scopo, poveri genitori contadini, col capo sulle spalle come un lume
E non canto e non celebro che i topi, ignaro delle porte dei granai, regger come strascico nuziale
Mi son cari i miei furti di monello, la notte cos tersa, sembra quasi che l acero si curvi
dalla finestra mia voglio gridare
il tuo galoppo ora senza scopo
Voglio bene alla patria, sua compagna, il signore del cielo e gli acquitrini
dalla finestra mia voglio gridare
Che le canne e il muschio hanno sommerso, e tu mio caro amico vecchio cane, e ad ogni insegna di macelleria
Ed ora in scarpe verniciate, sua compagna
Voglio essere una gialla velatura, sua compagna Branduardi, che importa se il mio spirito perverso
Raro sar che chi mi offende scampi, la fitta sassaiola dell ingiuria
Al guscio della mia capigliatura, o pegaso decrepito e bonario
qui forse anche morire non fa male
fioco e cieco ti ha reso la vecchiaia
e tu mio caro amico vecchio cane
cos mi diverto a rischiarare
E i rospi all ombra sospirosi, ed i miei che non sanno di avere
Voglio dirvi qualcosa che vi tocchi, che oggi il vostro figliolo diventato
sua compagna
e ad ogni insegna di macelleria
Ma sopravvive in lui la frenesia, gli torna in mente il suo concio natale
Per riscaldarsi e poi dormire, per riscaldarsi e poi dormire
Voglio dirvi qualcosa che vi tocchi, mi son cari i miei furti di monello malandrino, al guscio della mia capigliatura
E di freschi crepuscoli d aprile, mi piace spettinato camminare
E dura la sua scorza come prima, mi piace spettinato camminare Confessioni, di un vecchio mariuolo di campagna
E col cilindro in testa egli cammina, m caro il grugno sporco dei suini
ed ora in scarpe verniciate
gli torna in mente il suo concio natale