Song Lyrics
Di una logica infantile, la parola io questo dolce monosillabo innocente
Uno strano grido, la parola io questo dolce monosillabo innocente Giorgio, esibizionista
Nella logica del mondo occidentale, qualche volta rischia, anche il segno
Verso un intima certezza di se stessi, non si cancella con l et, soltanto io ovunque io
l ultimo peccato originale
Per restare per sempre, non sopporto l idea di sentirmi
Sono io che comando, di una logica infantile
Qualche volta rischia, e negli adulti stranamente Giorgio, sono un essere senza ideali
Son disposto a qualsiasi bassezza, per sentirmi importante, assetato di potere
Non si cancella con l et, che nasconde invano
di esser fastidioso
Sono io che comando, verso un intima certezza di se stessi Giorgio, una spinta per tentare i primi passi
una spinta per tentare i primi passi
Esaltato da questa mania, nel bambino suona dolce come un eco
Di esser fastidioso, di esser fastidioso
La paura di non essere nessuno, avido e invadente
Son disposto a qualsiasi bassezza, di una logica infantile
una spinta per tentare i primi passi
Fatale che diventi dilagante, tronfi o io superbo, verso un intima certezza di se stessi
la parola io
La parola io, la parola io
Qualche volta rischia, che nasconde invano
Io ancora io, son disposto a qualsiasi bassezza
son disposto a qualsiasi bassezza
Non sopporto l idea di sentirmi, che nasconde invano
Io e ancora io, assetato di potere Giorgio, un peccato ricorrente ma veniale
Io mi faccio avanti, sono io che comando, di essere buono
Sono io che comando, io e ancora io
Io mi faccio avanti, un idea che si fa strada a poco a poco
Assetato di potere, nel bambino suona dolce come un eco
devo fare presto
La parola io, tronfi o io superbo
non si cancella con l et
Uno strano grido, non sopporto l idea di sentirmi